I volti di Full Circle: Fai la conoscenza di un product manager
Da studente collaboratore a PM, Levi ci parla di come ha trasformato la sua passione videoludica in un lavoro, nella maniera più inconsueta.
Parlaci un po' di te.
Ciao! Sono Levi, un product manager di Full Circle che si occupa di skate. Abito a Vancouver, in Canda, e ho iniziato a lavorare nell'industria dei videogiochi dopo essermi laureato presso la Sauder School of Business presso l'Università della British Columbia (UBC). Ho sempre adorato i videogiochi, fin da bambino.
Qual è la tua storia di origine? Come sei arrivato a lavorare nell'industria dei videogiochi e cosa ti ha portato a Full Circle?
Da bambino ho scoperto gli anime: ero ammaliato dalla quantità di dettagli e dalla cura presenti in quella forma d'arte. Allora ho cominciato a disegnare. È stata quella la scintilla che mi ha dato quel La creativo in generale... E specialmente mi è venuta voglia di realizzare i videogiochi che tanto amavo. Durante il liceo e l'università ho creato alcuni giochi con altri studenti. Mettevo le mani in pasta un po' dappertutto: programmazione, arte, scrittura, doppiaggio, produzione in generale, eccetera. In altre parole, avevo intrapreso quello che all'epoca poteva essere considerato un percorso non convenzionale di una laurea in economia aziendale.
Ricordo di aver sentito parlare a lungo del fatto che era notoriamente difficile entrare nell'industria videoludica. A maggior ragione provenendo da una laurea in economia, perché tutte le reti e le opportunità fornite dall'università tendevano a concentrarsi su carriere e settori aziendali più tradizionali. E soprattutto era difficile convincere la mia famiglia che il tempo trascorso cercando di entrare nel mondo dei videogiochi era ben speso. All'epoca c'erano molti pregiudizi sul lavorare in quel settore. La mia strategia era di restare nel seminato per uscirne, perché ero convinto che tutto ciò che facevo e imparavo mi sarebbe tornato utile, prima o poi. Inoltre, se fossi riuscito a fare entrambe le cose, nessuno avrebbe potuto protestare o lanciarmi occhiatacce, no? (Avevo ragione io, ah!)
La pandemia ha colpito la maggior parte dei miei compagni di corso che si preparavano a cercare le loro prime collaborazioni. In effetti, il tempo e l'impegno spesi creando giochi nel club di Sviluppo di videogiochi della UBC e il mio ruolo di presidente del club mi hanno ripagato. Ho ottenuto il mio primo lavoro nell'industria presso Archiact.
Qualche tempo dopo, durante il mio ultimo anno di università, ho ottenuto la mia prima collaborazione per il product management presso Full Circle. Grazie a molta determinazione, duro lavoro e un po' di fortuna, ho ricevuto l'offerta di tornare nel team dopo la laurea. È un privilegio lavorare a skate. con persone così appassionate e coinvolte!
Puoi raccontarci cosa fa di preciso un product manager?
I ruoli di un product manager possono variare molto a seconda dell'azienda, del team e della fase dello sviluppo, ma in genere ci concentriamo sulla realizzazione della visione del prodotto e sulla stretta collaborazione sulle aree legate al successo dell'azienda. Spesso ci troviamo a definire strategie, a coordinarci con gli stakeholder in altre aree dello sviluppo videoludico e a portare sul tavolo idee basate sui dati per aiutare a raggiungere gli obiettivi di performance.
Dove trovi l'ispirazione nella vita di tutti i giorni?
Trovo ispirazione praticamente in ogni cosa del mio quotidiano: credo che meraviglia e "giocosità" siano importanti per restare giovani dentro, per trovare ispirazione e idee nuove. Che si tratti di incontrare nuove persone, leggere un libro, andare in un posto nuovo o scoprire un aneddoto interessante, qualunque cosa può accendere la mia immaginazione, in qualsiasi momento. In fin dei conti, quella dei videogiochi è un'industria creativa, quindi se il nostro compito è quello di intrattenere, allora credo che sia un bene ricordarci di spassarcela.
Faccio ciò che mi raccomandava uno dei miei professori di scrittura creativa all'università: prendo nota delle cose che accendono il mio interesse man mano che vengono fuori e le metto da parte sotto forma di appunti, schizzi, una melodia o in qualunque altra forma, pur di non dimenticarle. Non si sa mai cosa o quando qualcosa potrebbe ispirare una nuova idea o aiutarti a risolvere un problema!
Qual è il tuo motto?
Una citazione da uno dei miei giochi preferiti: "Non pensare che i tuoi sogni siano solo fantasia".
Crescendo senza conoscere davvero nessuno che lavorava nel settore creativo, mi è stato ampiamente ripetuto che lavorare nei videogiochi era solo un sogno. Il trailer che conteneva quella citazione è uscito verso la fine dei miei anni di liceo, e sono davvero felice di averlo visto allora. È il motivo per cui non ho mai rinunciato ai miei sogni.
Che consiglio daresti a chi vuole fare quello che fai tu?
Giocate ai giochi, ma cercate anche di crearne uno, se potete, anche se si tratta di qualcosa di piccolo e semplice. Vi aiuterà a capire le parti fondamentali dello sviluppo e vi farà riflettere sul chi, cosa, perché e come. Credo che sia importante per i product manager avere una comprensione profonda e sfumata dei loro prodotti e del contesto in cui sono inseriti, al fine di lavorare insieme ad altre discipline per creare giochi grandiosi.
Seguite le vostre passioni e puntate all'eccellenza!
In tre parole, come descriveresti il tuo lavoro?
Dinamico. Collaborativo. Creativo.
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