Dopo essere esploso giovanissimo con la maglia della sua squadra del cuore, Rooney si impose anche sul palcoscenico internazionale come uno dei talenti più promettenti del calcio inglese. Giocava per una delle squadre più importanti e titolate del calcio d'oltremanica quando mise a segno una tripletta al debutto in UEFA Champions League. Wayne Rooney è stato un bomber di razza, capace di segnare in tutte le maniere possibili. Giocatore dalla classe sopraffina e trascinatore, si faceva trovare sempre pronto ogni volta che c'era bisogno di lui. Rooney ha vinto cinque Premier League, tre Coppe di lega, una FA Cup, una UEFA Champions League, una UEFA Europa League e un campionato del mondo per club. Ha concluso la sua carriera come miglior marcatore del suo club e della nazionale inglese. Era inevitabile che diventasse un'ICONA.
Robin van Persie
Nella sua lunga carriera, Robin van Persie si è imposto come un numero 9 infallibile davanti alla porta, dotato di un'ottima tecnica che gli ha permesso di realizzare diversi gol spettacolari. Ha iniziato a giocare nel Feyenoord, il club per il quale faceva il tifo da piccolo. La sua prossima destinazione è stata l'Arsenal, dove costituì una coppia d'attacco micidiale con l'altra ICONA Thierry Henry. Un gol in Premier League contro il Charlton lo fece diventare un idolo dei suoi nuovi tifosi, ma sono stati gli ultimi due anni trascorsi con la maglia dei Gunners a farlo entrare definitivamente nella storia del club. Nella stagione 2010-2011 ha realizzato 18 gol. Record in carriera. La stagione successiva, ne mise a segno 30 in 38 partite. All'esperienza londinese fece seguito il trasferimento nel nord dell'Inghilterra, a Manchester, sponda United, squadra con la quale vinse una Premier League da protagonista. Lasciata l'Inghilterra, Van Persie tentò una nuova avventura con il Fenerbahce, squadra nella quale rimase per tre stagioni prima di fare ritorno al Feyenoord.
Iker Casillas
Quella di "San Iker", il portiere più vincente nella storia del Real Madrid, è una delle tante favole del calcio. Da sempre tifoso dei Blancos, entrò nelle giovanili del club nella stagione 1990-1991, facendosi largo fino a raggiungere la prima squadra. Casillas è stato parte integrante di alcune delle formazioni più forti del Real, protagonista di numerose parate tanto straordinarie quanto determinanti per il risultato. Diventato capitano delle Merengues, fu lui ad alzare La Decima, un'emozione che definì "ancora più grande della vittoria dei mondiali". Nei 25 anni trascorsi con il Real, Casillas ha vinto tre UEFA Champions League, tre mondiali per club, due UEFA Super Cup, cinque LaLiga, due Copa del Rey e quattro Supercoppe di Spagna. Impossibile trovarne un altro come lui.
Cafu
Elemento chiave di alcune delle più forti squadre europee e del Brasile, le qualità offensive di Cafu lungo la fascia destra lo hanno reso una leggenda e gli hanno permesso di ottenere grandi successi ovunque abbia giocato. In patria, ha vinto 11 titoli nazionali in soli quattro anni. Dopo un periodo ne LaLiga, la sua permanenza al Milan, dalla stagione 2003-2004, gli ha fruttato uno scudetto e una UEFA Champions League nel 2006-2007. Con i rossoneri ha formato una difesa impenetrabile insieme ai vari Maldini e Costacurta. Cafu è attualmente il giocatore con il maggior numero di presenze con la maglia del Brasile, ben 142, oltre a essere l'unico ad aver disputato tre finali mondiali, vincendone due, nel 1994 e nel 2002. Un curriculum incredibile per un'ICONA davvero unica.
ATTACCANTI
Roberto Baggio
Uno dei più forti calciatori italiani di tutti i tempi, famoso con il soprannome di Divin codino, Roberto Baggio ha partecipato a tre Mondiali con la maglia azzurra, vincendo numerosi premi, nonostante non sia mai riuscito ad alzare al cielo la coppa del mondo. Nel corso della sua carriera ha vestito le maglie di quasi tutti i principali club italiani, finendo spesso per essere nominato migliore in campo, indipendentemente dalla squadra in cui militava o dall'avversario. Baggio era un vero artista del pallone, capace di trovare spazi o linee di passaggio come pochissimi altri, mentre le sue punizioni a giro sono ancora oggi oggetto di culto tra gli appassionati.
Dennis Bergkamp
Avendo studiato il "Calcio totale" di un'altra ICONA come Johan Cruyff nelle giovanili (e successivamente in prima squadra) dell'Ajax, Bergkamp poteva giocare in qualsiasi ruolo. Rendendolo forte sia individualmente che come compagno di squadra. Ha occupato un ruolo importante in molti club e nazioni, come attaccante primario o come regista con il "numero 10" alle spalle di un'altra punta.
George Best
Il più grande giocatore mai nato in Irlanda del Nord, Best è stato un fuoriclasse senza eguali per gran parte della propria carriera. Probabilmente è stato uno dei più talentuosi dribblatori nella storia del calcio, una combinazione di velocità, tecnica e di equilibrio palla al piede che costringeva i difensori a cercare di indovinare continuamente le sue mosse.
Emilio Butragueño
Membro fondamentale della rosa del Real Madrid che ha dominato la prima divisione spagnola tra la fine degli '80 e i primi anni '90, Butragueño è ancora oggi uno degli attaccanti più prolifici nella storia del club.
Eric Cantona
Da King a ICONA. Eric Cantona ha scritto pagine di storia tutte le volte che è sceso in campo. Talento elegante, furbo e anticonformista dal forte animo competitivo, il suo approccio al calcio non aveva eguali in Inghilterra. Protagonista di alcuni momenti indimenticabili, ha al suo attivo quattro Premier League e due FA Cup, oltre a 73 gol, che ne fanno ancora oggi una delle figure più carismatiche di questo sport. A Manchester e oltre. Tutti acclamano King Eric.
Hernán Crespo
Grande realizzatore per diversi club e per la nazionale argentina, Crespo è stato uno degli attaccanti più esperti della sua generazione. Approfittando degli errori dei difensori o penetrando in area con la palla al piede, Crespo ha sempre trovato il modo per buttare il pallone in rete, anche quando sembrava impossibile.
Johan Cruyff
Il regista olandese ha avuto una carriera costellata da numerosi trofei e riconoscimenti, sia a livello di club, con le maglie di Ajax e Barcellona, che con quella della nazionale. Famoso per la sua incredibile tecnica e fantasia, Cruyff ha creato una delle mosse abilità più popolari del gioco, la Cruyff Turn. Il suo stile è diventato sinonimo di quel "calcio totale" introdotto dall'Olanda e del quale è stato uno dei pionieri da giocatore prima e da allenatore poi.
Kenny Dalglish
Ritenuto da molti come uno dei più forti giocatori di sempre del Liverpool e del Celtic, Kenny Dalglish ha fatto parte di quella formazione del Liverpool capace di dominare sia in Inghilterra che in Europa. Nei suoi 13 anni con i Reds, "King Kenny" ha vinto otto campionati e tre titoli europei, oltre ad una serie di coppe nazionali, diventando una leggenda di Anfield.
Alessandro Del Piero
Considerato uno dei migliori giocatori italiani di sempre, Alessandro Del Piero ha fatto innamorare milioni di tifosi in giro per il mondo per oltre 20 anni con la sua straordinaria tecnica, le sue qualità di finalizzatore e le sue punizioni chirurgiche. Campione del mondo nel 2006, Del Piero verrà ricordato come un marcatore prolifico in grado di segnare in tutti i tornei ai quali ha partecipato.
Didier Drogba
Didier Drogba esplose definitivamente nella stagione 2003/04 con il Marsiglia, sfruttando la sua abilità di realizzatore e il suo fisico imponente per mettere a segno 32 gol in 55 partite, vincendo il premio di miglior giocatore dell'anno della Ligue 1. L'ivoriano passò al Chelsea nel 2004, contribuendo con i suoi gol alla conquista di quattro Premier League, quattro FA Cup e tre Coppe di Lega, prima di entrare definitivamente nella storia dei Blues trasformando il rigore decisivo che diede al Chelsea la sua prima UEFA Champions League.
Samuel Eto'o
Giocatore straordinario Samuel Eto'o, è considerato universalmente uno dei calciatori africani più forti di sempre. Finalizzatore devastante, rapido, tecnico e dal grande senso tattico, capace di costruirsi una reputazione come pochi. Con i suoi gol ha contribuito a trascinare le sue squadre al successo in tre UEFA Champions League, togliendosi lo sfizio di segnare in due finali. Cecchino infallibile in campo e grandissimo sostenitore delle cause umanitarie fuori dal terreno di gioco, Eto'o era più di un semplice attaccante. È stato un creatore, un facilitatore e un leader. Una leggenda, nel vero senso della parola.
Eusébio
Una delle prime leggende di questo sport, il portoghese Eusébio da Silva Ferreira (o più semplicemente Eusébio) è stato una delle figure di spicco della sua epoca sia a livello nazionale che internazionale, quando il Portogallo non era ancora una potenza calcistica di livello mondiale. Ha guidato la nazionale lusitana al terzo posto nell'unica coppa del mondo che lo ha visto protagonista e aiutato il Benfica a battere il Real Madrid nella finale della European Cup (ora UEFA Champions League) del 1962, vinta 5-3 grazie anche a una sua doppietta.
Luís Figo
L'ala portoghese è famosa per il suo passaggio dal Barcellona al Real Madrid nel pieno della carriera, ma il suo ruolo in Spagna dimostra perché sia uno dei migliori giocatori non spagnoli di quel campionato. Figo è stato una macchina sforna-assist per il club e per la nazione, e grazie ai movimenti rapidi e ai dribbling leggendari ha divorato le fasce e pennellato deliziosi cross ai suoi compagni di squadra.
Garrincha
Garrincha passò al Botafogo nel 1953 mettendosi subito in luce con una tripletta all'esordio contro il Bonsucesso. Dopo essersi fatto un nome per la sua classe e per la sua abilità nel dribbling, ha respinto numerosi tentativi dei maggiori club europei di ingaggiarlo, rimanendo con il Botafogo per 13 stagioni. Giocò un ruolo decisivo nella nazionale brasiliana che vinse due Mondiali di fila: nel 1958 e nel 1962. Incredibilmente, il Brasile non ha mai perso una partita con in squadra Garrincha e un'altra ICONA come Pelé.
Thierry Henry
Uno dei più grandi attaccanti nella storia della Premier League. Nei suoi otto anni di permanenza all'Arsenal, Henry ha vinto quattro volte la Scarpa d'oro grazie alle sue conclusioni eleganti e letali. Campione del mondo a casa sua nel 1998, con 51 gol in 123 presenze è a tutt'oggi il capocannoniere della nazionale francese.
Luis Hernández
Pur avendo brillato nei tanti club in cui ha militato in Messico, Argentina e negli Stati Uniti, Hernández ha dato il massimo nel palcoscenico internazionale. Soprannominato "El Matador", Hernández detiene il record del maggior numero di gol segnati da un giocatore del Messico ai Mondiali, grazie alle quattro reti nell'edizione del torneo del 1998, in Francia.
Filippo Inzaghi
L'attaccante rapido e slanciato chiamato "Pippo" era un finalizzatore letale, istintivo e opportunista come pochi altri. L'italiano era famoso per il fiuto per i gol, che lo faceva vivere nell'area di rigore pronto ad approfittare delle palle vaganti o degli errori difensivi.
Miroslav Klose
Nonostante la lunga e prolifica carriera in diversi club europei, Klose è conosciuto soprattutto per i suoi numeri con la nazionale tedesca. Klose ha partecipato a quattro coppe del mondo con la sua nazionale, riuscendo a conquistare il trofeo nel 2014. L'attaccante longilineo è il secondo come numero di presenze nella storia della nazionale tedesca e detiene ancora il record di gol della Mannschaft, registrato prima del ritiro nel 2014.
Patrick Kluivert
Anche se Kluivert ricopriva il ruolo dell'attaccante classico per via della sua forza e della sua altezza, il suo status di campione nasce dalla combinazione delle doti atletiche con un fenomenale tocco di prima e con una velocità pazzesca. La sua collaborazione con l'attaccante brasiliano Rivaldo al Barcellona ha dato vita alla coppia offensiva più temuta del calcio dell'epoca, visto che i due giocatori si completavano alla perfezione.
Henrik Larsson
Uno degli attaccanti più prolifici nella storia dei Celtic, il marcatore svedese Larsson si è distinto praticamente in ogni club dove ha giocato. Larsson era un giocatore equilibrato che univa velocità, visione di gioco, intelligenza e calma a un incredibile fiuto per il gol.
Gary Lineker
Pur essendosi messo in mostra nei vari club, segnando regolarmente per il Leicester City, il Barcellona e il Tottenham, Lineker viene ricordato soprattutto per le prestazioni con la nazionale inglese. Non solo è stato il primo inglese a vincere la scarpa d'oro ai Mondiali, ma detiene l'attuale record del maggior numero di reti segnate per l'Inghilterra durante la manifestazione, con la bellezza di 10 reti tra le edizioni 1986 e 1990 del torneo.
Michael Owen
Uno degli attaccanti più prolifici nella storia del calcio inglese, Michael Owen si è messo in luce giovanissimo durante i Mondiali del 1998. Velocità incredibile, senso della posizione, precisione nei passaggi e finalizzatore implacabile sono alcuni degli attributi che hanno trasformato Owen in una macchina da gol.
Pelé
L'unico giocatore ad aver segnato con il Brasile più gol di Ronaldo Nazário. Pelé è uno dei giocatori più forti di tutti i tempi. Sei campionati brasiliani, tre Mondiali e più di 600 gol competitivi nell'arco di una carriera durata 21 anni giustificano ampiamente la sua permanenza tra le leggende del calcio di tutti i tempi.
Ferenc Puskás
Pochi giocatori al mondo hanno lasciato un'impronta indelebile come Ferenc Puskás, tra i principali artefici dei successi del Real Madrid. Considerato uno degli attaccanti più forti di sempre, Puskás trascinò il Real alla conquista di tre Coppe dei Campioni con la sua straordinaria tecnica e il suo dinamismo, scrivendo alcune delle pagine più memorabili nella storia delle Merengues. Con la maglia dell'Ungheria ha collezionato 85 presenze con 84 reti, raggiungendo anche una finale dei Mondiali. La FIFA gli ha intitolato il premio assegnato ogni anno all'autore del gol più bello. Un riconoscimento alle straordinarie doti realizzative di questo incredibile campione.
Raúl
Raúl Gonzalez Blanco (per tutti Raúl) è entrato nella prima squadra del Real Madrid, il club della sua città, a soli 17 anni, diventando il giocatore più giovane a debuttare con la maglia delle Merengues. L'attaccante spagnolo ha vinto di tutto e di più con il Real, comprese sei LaLiga e tre UEFA Champions League. Raúl è stato per diversi anni il miglior marcatore nella storia dei Blancos, prima di essere superato da Cristiano Ronaldo.
Rivaldo
La straordinaria tecnica di Rivaldo gli ha permesso di ricoprire egregiamente diversi ruoli in attacco, sia a livello di club che con la maglia della nazionale brasiliana. Componente dell'attacco atomico del Barcellona nei cinque anni trascorsi in blaugrana, Rivaldo si è laureato capocannoniere de LaLiga nella stagione 1998-99 con 24 gol, trascinando i catalani al secondo titolo consecutivo. Nel 1999 ha trionfato nella classifica del pallone d'oro, aggiudicandosi anche il premio FIFA World Player of the Year. Rivaldo è stato grande protagonista per diversi anni anche con la nazionale Verdeoro del Brasile, laureandosi campione del mondo nel 2002, dopo il secondo posto ottenuto quattro anni prima.
Ronaldinho
Uno degli ultimi artisti del calcio, Ronaldinho ha incarnato alla perfezione il significato del termine Jogo Bonito. Il centrocampista offensivo brasiliano era in grado sia di segnare gol spettacolari, che di servire assist perfetti per i compagni grazie alla sua straordinaria fantasia e alla sua tecnica sopraffina. Ronaldinho ha vinto tutto quello che c'era da vincere in carriera e lo ha fatto giocando sempre un calcio spensierato e con il sorriso sul volto.
Ronaldo
Il mix di velocità esplosiva, finalizzazioni implacabili e tecnica sopraffina del leggendario attaccante brasiliano lo hanno reso uno dei centravanti più temuti al mondo. Il due volte Pallone d'oro Ronaldo Nazário è diventato uno dei celebri galacticos del Real Madrid, dopo essere approdato alle Merengues.
Ian Rush
Dopo un avvio difficile al Liverpool, nella seconda stagione di Ian Rush ha segnato 30 reti per i Reds, senza mai più smettere. Le sue conclusioni millimetriche gli permisero di vincere la First Division e la Scarpa d'oro nel 1983-84, durante la sua permanenza ad Anfield vinse cinque campionati, tre FA Cup e una UEFA Champions League.
Hugo Sánchez
Dopo aver scalato le gerarchie nei Pumas, studiando nel mentre per diventare dentista, Hugo Sánchez vinse il suo primo campionato nel 1977, pochi giorni prima di compiere 19 anni. Dopo cinque stagioni in Messico, Sánchez trascorse quattro anni all'Atlético Madrid, prima di cambiare sponda cittadina e approdare ai rivali del Real. Con i Blancos, l'attaccante messicano segnò più di 200 reti, aggiudicandosi cinque titoli consecutivi de LaLiga, tre coppe nazionali e una Coppa UEFA, prima di ritornare in Messico per un breve periodo nel Club América.
Alan Shearer
Prototipo inglese del punto di riferimento in attacco, Shearer era una presenza ingombrante all'interno dell'area capace di spazzar via i difensori mentre insaccava la palla in rete. Shearer detiene tuttora il record di gol segnati in Premier League, con 260 reti totali per i Blackburn Rovers e il Newcastle nell'arco di 14 campionati.
Andriy Shevchenko
Il miglior realizzatore nella storia dell'Ucraina ha fatto volare la Dinamo Kiev, il Milan e il Chelsea durante una carriera ricca di trofei. Attaccante della vecchia scuola dotato allo stesso modo di tecnica e di potenza, Shevchenko poteva concludere a rete di testa e con entrambi i piedi, seminando il panico tra i difensori in Italia e in Europa.
Hristo Stoičkov
Il miglior calciatore della storia bulgara, nel 1994, dopo diverse stagioni di successo al Barcellona, Stoičkov ha conquistato l'unico Pallone d'oro per il suo paese. Parte del "Dream Team" di Johan Cruyff nel club spagnolo, con la sua notevole percentuale realizzativa Stoičkov ha aiutato il Barcellona a vincere quattro volte LaLiga e a conquistare una Champions League.
Davor Šuker
La Croazia ha prodotto tanti campioni nella sua storia, Davor Šuker è sicuramente tra i più rappresentativi. Dopo essersi messo in luce nel Siviglia, si trasferì al Real Madrid imponendosi come uno dei migliori attaccanti della sua generazione. C'è anche il suo zampino nel double campionato + UEFA Champions League vinto dai Blancos nella stagione 1997-1998. Šuker ha guidato anche la Croazia alle semifinali dei Mondiali 1998, aggiudicandosi la Scarpa d'oro come miglior marcatore del torneo con sei reti in sette partite. Resta il miglior marcatore di sempre della Croazia con 45 gol. Šuker ha ispirato una nazione.
Fernando Torres
Fernando Torres è stato uno degli attaccanti più temuti della sua generazione. El Niño si è fatto conoscere nelle file dell'Atlético Madrid, segnando 82 reti in 214 presenze e attirando l'attenzione del Liverpool, dove continuò a dare prova del suo straordinario talento. Torres ha messo a ferro e fuoco le difese con le maglie di club e nazionale unendo forza, abilità e istinto del gol. Determinante il suo apporto nelle partite che contano, è andato a segno in due finali del Campionato Europeo, oltre a realizzare un gol decisivo per trascinare il Chelsea in finale della UEFA Champions League.
David Trezeguet
Nell'arco della sua carriera durata 20 anni, l'attaccante francese Trezeguet era un vero incubo per le difese, soprattutto durante il decennio in Italia. In Serie A Trezeguet ha conquistato diversi titoli, così come con il Monaco in Francia, ma ha anche aiutato la sua nazionale a laurearsi campione del mondo per la prima volta nella sua storia nel 1998. I suoi talenti in attacco erano tanti e variegati; Trezeguet poteva segnare facilmente di testa o con entrambi i piedi e la sua capacità di saltar fuori dal nulla per insaccare le palle vaganti era leggendaria.
Marco van Basten
L'ex attaccante di Ajax e Milan è stato uno dei più prolifici nella storia del calcio, nonostante la breve carriera interrotta dagli infortuni. Tre volte Pallone d'oro e vincitore di diversi trofei di club e con la nazionale, Van Basten era famoso per la sua capacità di segnare gol apparentemente impossibili grazie a tiri straordinari e alla predilezione per le acrobazie.
Ruud van Nistelrooy
Attaccante tradizionale ma completo, nella fase più alta della sua carriera, Van Nistelrooy è stato uno degli attaccanti più costanti della propria generazione. Ha sempre segnato valanghe di gol, sia con il Manchester United in Premier League che con il Real Madrid ne LaLiga. A dispetto della stazza e della statura, l'olandese vantava anche una notevole velocità, che sfruttava per disinnescare la trappola del fuorigioco o per liberarsi dei difensori sui passaggi filtranti.
Christian Vieri
L'attaccante italiano ha vestito la maglia di 12 club europei nell'arco della sua carriera durata 18 anni, segnando spesso e volentieri parecchi gol. Tra i calciatori più pagati al mondo del suo periodo, Vieri ha vinto per due volte il premio di miglior giocatore della Serie A ed è il miglior marcatore, a pari merito, dell'Italia nei Mondiali con nove reti.
Ian Wright
Ian Wright ha debuttato nel calcio professionistico in età relativamente avanzata, ma questo non gli ha impedito di segnare valanghe di gol con le maglie di Crystal Palace e Arsenal. Si aggiudicò la Scarpa d'oro come miglior marcatore alla sua prima stagione con il club del nord di Londra, realizzando 29 reti. Con la sua vena realizzativa contribuì alla vittoria di campionato e coppa nel 1998 da parte dei Gunners, diventandone a tutti gli effetti un'icona.
Gianfranco Zola
Dotato di tecnica sopraffina, Zola è stato un idolo dei tifosi di Napoli e Chelsea, capace di lasciare il segno in campo con il suo gioco offensivo e i suoi gol spettacolari. È stato votato come miglior giocatore nella storia dei Blues per il suo contributo al club londinese.
CENTROCAMPISTI
Michael Ballack
Imponente ed entusiasmante in campo, nel corso della sua prestigiosa carriera con squadre come il Bayern Monaco e il Chelsea, ma anche a livello internazionale, il centrocampista tedesco Ballack si è sempre dimostrato un giocatore completo. Le sue capacità fisiche e lo stile aggressivo erano affiancate da un tiro sorprendentemente violento. Nel corso degli anni ha segnato diversi gol importanti dalla distanza. Ballack ha anche una notevole intelligenza calcistica ed è in grado di gestire i tempi delle partite dalla zona centrale del campo.
John Barnes
Dotato di un'incredibile velocità e tecnica, John Barnes ha giocato un ruolo chiave in quel Watford capace di arrivare secondo in campionato e in FA Cup prima di trasferirsi al Liverpool. Barnes ha messo a ferro e fuoco le difese avversarie durante il suo periodo ad Anfield, aiutando la sua squadra a vincere due campionati e due FA Cup, le sue prestazioni nel 1988-89 gli hanno permesso di vincere il premio di miglior giocatore dell'anno da parte dell'associazione calciatori e dei giornalisti sportivi.
David Beckham
Beckham è stato sicuramente uno dei giocatori più rappresentativi della sua epoca, dominatore in patria con sei Premier League e una UEFA Champions League all'attivo, ha giocato al fianco dei più forti calciatori della sua generazione, come l'altra ICONA Zidane ai tempi del Real Madrid, con cui ha vinto LaLiga. Dotato di una tecnica incredibile che gli permetteva di battere punizioni e corner con una precisione chirurgica, ha chiuso la sua straordinaria carriera che lo ha visto protagonista anche nella MLS, in Serie A e infine nella Ligue 1 con 17 titoli all'attivo e 115 presenze con la nazionale inglese. In molti hanno provato a imitarlo, ma nessuno era in grado di imprimere un effetto alla palla come Beckham.
Deco
Deco è stato un centrocampista versatile, capace di unire fantasia, sagacia tattica, tecnica sopraffina e grande continuità. La sua precisione nei passaggi e le sue potenti conclusioni dalla media distanza hanno creato problemi a più di un avversario e gli hanno permesso di brillare sia a livello di club che con la maglia della nazionale portoghese.
Michaël Essien
Un centrocampista dinamico che, grazie al suo stile di gioco, guadagnò il soprannome di "bisonte", Michaël Essien iniziò la sua carriera in Ligue 1 prima di passare al Chelsea nel 2005 per una cifra record. In oltre nove stagioni a Stamford Bridge, il ghanese ha segnato una serie di gol fondamentali aiutando la sua squadra a vincere due Premier League, sei coppe nazionali e la UEFA Champions League, prima di trasferirsi in due colossi europei come il Real Madrid e il Milan.
Gennaro Gattuso
L'aggressivo e focoso centrocampista era famoso per i contrasti duri, per l'energia inesauribile e per la capacità di leggere il gioco a centrocampo e di reagire in un lampo. Gattuso ha avuto un ruolo chiave nell'era di grandi successi del Milan negli anni 2000, ed è stato altrettanto importante nella rosa italiana vincitrice dei mondiali del 2006.
Steven Gerrard
Cresciuto nel vivaio del Liverpool, Gerrard è forse il giocatore più importante nella storia dei Reds, del quale è stato bandiera per oltre un decennio. Tantissimi i trofei vinti in carriera con il club del Merseyside, anche se probabilmente i tifosi si ricordano soprattutto la sua prestazione nella finale della UEFA Champions League del 2005, quando guidò i Reds a una storica rimonta contro il Milan dopo essersi trovati sotto 3-0.
Ryan Giggs
Uno dei giocatori di maggior successo nella storia del calcio, Giggs ha vinto innumerevoli trofei con il Manchester United, militando nel club per 23 anni. L'ala gallese è stata rapida ed elusiva per gran parte della sua carriera, superando gli avversari sulla fascia e lasciandoli storditi grazie al gioco di gambe e alle magie con la palla.
Josep Guardiola
Un'ICONA come giocatore e ora anche come allenatore, Pep Guardiola ha incarnato la celebre filosofia de La Masia del Barcellona, compiendo una rapida transizione dal vivaio alla prima squadra diventando inamovibile a soli 20 anni. Parte del celebre "dream team" allenato dall'altra ICONA Johan Cruyff che vinse LaLiga e la Coppa dei Campioni nella stagione 1991-92, Guardiola vinse 16 trofei con la squadra catalana, giocando un ruolo decisivo a centrocampo per quasi un decennio.
Ruud Gullit
Giocatore completo e dinamico, Ruud Gullit ha avuto la straordinaria capacità di ricoprire alla grande diversi ruoli in attacco. Elemento di spicco del leggendario Milan di Sacchi e della nazionale olandese, la sua eccezionale classe e il suo look inconfondibile lo hanno reso un beniamino del pubblico.
Gheorghe Hagi
Il più grande calciatore rumeno di tutti i tempi e uno dei migliori centrocampisti al mondo durante la sua carriera, in campo Hagi era una forza della natura fantasiosa e imprevedibile. Hagi era il numero 10 perfetto, capace di dirigere il gioco da qualsiasi punto del centrocampo grazie all'intelligenza tattica, ai passaggi millimetrici e ai dribbling straordinari.
Kaká
Elegante centrocampista offensivo, Kaká aveva già dato prova delle sue sbalorditive abilità nel dribbling e nei passaggi già prima che il Milan si impegnasse per portarlo a tutti costi dal Brasile in Europa. Dopo sei straordinarie stagioni nel club italiano dove conquistò la Serie A, la UEFA Champions League e il Pallone d'oro, Kaká passò al Real Madrid, dove grazie ai suoi nove assist i Blancos riuscirono a superare i 100 punti in classifica nella stagione 2011-12 de LaLiga.
Roy Keane
Fulcro del Manchester United capace di dominare in Premier League per un decennio, Roy Keane è stato uno dei pilastri del centrocampo dei Red Devils. Famoso per la sua grinta in campo, i suoi contrasti decisi lasciavano spesso il segno sugli avversari.
Frank Lampard
Dopo aver mosso i primi passi nelle file del West Ham United, il centrocampista londinese Lampard è diventato una leggenda con la maglia del Chelsea, indossata ben 429 volte in 13 anni. Centrocampista versatile, Lampard riusciva a cavarsela egregiamente in entrambe le metà campo, sia quando c'era da contrastare e difendere, sia quando era chiamato a creare occasioni e a fare gol. Lampard ha vinto tanto nei suoi trascorsi con il Chelsea, comprese tre Premier League e una UEFA Champions League.
Michael Laudrup
Il regista danese Laudrup ha giocato per alcuni dei club più importanti al mondo, ma ha attirato l'attenzione durante il suo periodo al Barcellona, dove è stato un elemento fondamentale nel "Dream Team" di Johan Cruyff. Uno dei giocatori più abili nei passaggi in tutta la storia del calcio, Laudrup aveva anche una tecnica sopraffina con la palla. Le sue finte e le sue giocate vengono raccontate con voce sommessa, come veri e propri miti moderni.
Jari Litmanen
Membro della celebre rosa dell'Ajax vincitrice della Champions League nel 1995, nel suo paese Litmanen è considerato da molti il miglior calciatore finlandese di tutti i tempi. La carriera internazionale dell'abile regista è durata 21 anni, durante i quali ha ottenuto il maggior numero di presenze e di gol con la nazionale finlandese. Entrambi i record restano ancora imbattuti.
Claude Makélélé
È ritenuto da molti il più forte centrocampista difensivo della sua generazione e tra i migliori di sempre. Ha giocato ne LaLiga con il Real Madrid, raggiungendo tuttavia l'apice della sua carriera con la maglia del Chelsea. Il modo di marcare gli avversari e di leggere l'azione di Makélélé sono stati d'esempio per tutti i centrocampisti difensivi che si sono susseguiti dopo di lui.
Lothar Matthäus
Con la sua duttilità e le numerose abilità che lo contraddistinguevano, l'ex capitano della Germania campione del mondo è stato fondamentale per lo sviluppo del ruolo di centrocampista nei decenni a seguire. Grazie ai suoi passaggi precisi e ai contrasti fuori dall'area di rigore, Matthäus era l'esempio del centrocampista perfetto abile sia in attacco che in difesa.
Hidetoshi Nakata
Dopo aver conquistato il trasferimento al Perugia in Serie A, Nakata ha militato nella massima serie italiana per gran parte della sua carriera. Ha avuto anche un ruolo importante nella nazionale giapponese, per la quale ha giocato in tre edizioni dei Mondiali. Nakata era un regista fantasioso con una notevole visione per i passaggi e un talento nella ricerca degli inserimenti in area di rigore.
Pavel Nedvěd
Talento di livello mondiale, Nedved è considerato da molti uno dei migliori calciatori della storia della Repubblica Ceca. La capacità di effettuare cross velenosi dalla fascia o di eseguire passaggi precisi dal centrocampo gli hanno permesso di servire innumerevoli assist sia con il club che con la nazionale.
Jay-Jay Okocha
Considerato uno dei migliori giocatori africani nella storia del calcio, Jay-Jay Okocha è stato un centrocampista offensivo potente e dotato di grande tecnica. Okocha ha deliziato i tifosi di tutto il mondo per quasi trent'anni con la sua straordinaria tecnica, i suoi dribbling e la sua velocità.
Emmanuel Petit
Centrocampista difensivo per alcuni dei più forti club al mondo, Petit è sempre stato un elemento importante in mezzo al campo. La sua capacità di interrompere le azioni offensive e di coprire la difesa è stata fondamentale nella corsa della Francia per la vittoria dei Mondiali nel 1998, dove Petit ha giocato tutte le partite eccetto una.
Robert Pirès
Elemento fondamentale della celebre rosa degli "Invincibili" dell'Arsenal, Pirés è stato un attaccante versatile che ha passato gran parte della propria carriera sull'ala sinistra. Oltre a numerosi trofei vinti con il club, Pirés ha anche conquistato una coppa del mondo con la Francia nella sua nazione, nel 1998.
Andrea Pirlo
Regista arretrato elegante, famoso per la sua incredibile visione di gioco e per la precisione dei suoi passaggi, Pirlo è stato uno dei pilastri del centrocampo del Milan che vinse la UEFA Champions League nel 2003 e nel 2007. Oltre che con il club fu grande protagonista anche in nazionale, contribuendo al successo dell'Italia nella FIFA World Cup™ 2006, dove fu nominato miglior giocatore della finale. Pirlo si è congedato dalla Serie A vincendo quattro scudetti di fila, prima di chiudere la carriera nella MLS.
Frank Rijkaard
Nonostante la fama di centrocampista difensivo irruento e dai contrasti decisi, Rijkaard era piuttosto versatile e in caso di bisogno poteva giocare in qualunque ruolo di movimento. I più grandi punti di forza dell'olandese erano i contrasti e la visione di gioco, ma quando veniva spostato nella parte più avanzata del centrocampo mostrava anche una buona creatività e ottimi passaggi. È stata questa flessibilità a garantire a Rijkaard un lungo elenco di trofei di club, nazionali e individuali.
Juan Román Riquelme
È stato lo straordinario fiuto per i passaggi che ha reso il leggendario regista argentino Riquelme uno dei più eleganti centrocampisti offensivi della sua generazione. Una vera e propria leggenda del Boca Juniors, Riquelme ha vinto la CONMEBOL Libertadores due volte con il proprio club prima di approdare con il suo talento in Europa, dove ha ricevuto una nomination per l'edizione 2005 del premio FIFA World Player of the Year grazie alle eccellenti prestazioni con il Villarreal. Dopo il ritorno al Boca ha giocato un ruolo decisivo nella CONMEBOL Libertadores come Most Valuable Player, segnando tre gol nella finale a doppio turno del 2007 e guidando la propria squadra al sesto titolo Libertadores.
Rui Costa
Soprannominato "O Maestro" grazie alla sua capacità di dirigere la partita dal centro del campo, Rui Costa è stato l'esemplare perfetto di centrocampista offensivo con il "numero 10", che organizzava il gioco degli attaccanti grazie a passaggi millimetrici verso qualsiasi parte del campo. Generoso e propenso a servire passaggi apparentemente impossibili ai compagni prima di pensare al tiro, la leggenda portoghese aveva anche un'ottima conclusione che sfruttava al momento giusto.
Paul Scholes
Scholes è entrato nel leggendario gruppo degli uomini bandiera dopo aver passato due decenni nel centrocampo del Manchester United, facendo parte della rosa di maggior successo nella storia del club. La sua versatilità lo rendeva perfetto per giocare in mezzo al campo, motivo per cui durante la sua permanenza è stato spesso adattato per fare spazio a giocatori andati e venuti all'interno della squadra.
Bastian Schweinsteiger
Elemento imprescindibile della generazione d'oro della Germania per solidità, tecnica e destrezza, Schweinsteiger è stato un modello per molti centrocampisti tedeschi. Schierato inizialmente come ala, dopo essere stato spostato a centrocampo ha conquistato otto Bundesliga e una UEFA Champions League, oltre al titolo di campione del mondo con la Germania nel 2014.
Clarence Seedorf
Grande protagonista della UEFA Champions League, Seedorf è a tutt'oggi l'unico giocatore ad aver vinto la competizione per club più importante al mondo con tre squadre diverse: l'Ajax nel 1995, il Real Madrid nel 1998 e il Milan nel 2003 e nel 2007. Centrocampista versatile, ha ricoperto diversi ruoli in carriera. Bravo a sfruttare le sue straordinarie doti di palleggiatore nella trequarti avversaria, dove era capace di spaccare in due le difese con i suoi dribbling o i suoi passaggi precisi per mandare in porta un compagno.
Sócrates
Il regista brasiliano era un genio della tecnica in grado di plasmare le partite attorno a sé, grazie a un'ottima visione di gioco e a passaggi attenti e precisi. Sócrates poteva rallentare una partita a comando e costringere gli avversari e i compagni a giocare ai ritmi da lui impartiti. Pur avendo ottenuto buoni risultati nei club, il mito di Sócrates è sempre stato legato soprattutto alla sua permanenza nella nazionale brasiliana, con cui ha affrontato due Mondiali e due edizioni della Copa América.
Juan Sebastián Verón
La carriera del talentuoso regista argentino lo ha portato in vari club in Inghilterra, Italia e Argentina, dove è stato premiato per la visione di gioco e i passaggi impeccabili. Anche se la struttura fisica potrebbe far pensare a un giocatore difensivo, Verón dava il meglio con la palla tra i piedi, quando poteva sfruttare la tecnica per calciare, al momento opportuno, le sue conclusioni millimetriche.
Patrick Vieira
Patrick Vieira era in grado di dettare legge a centrocampo come pochi, con la sua incredibile potenza e la sua grinta. Il mix di atletismo, forza fisica e tecnica gli hanno permesso di diventare uno dei centrocampisti più completi dell'era moderna.
Xavi Hernández
Xavi Hernández è stato uno dei centrocampisti più vincenti della storia. Bravo a dettare i tempi come pochi, vanta una serie infinita di successi nel suo curriculum. La sua capacità nel gestire palla e impostare la manovra d'attacco ha trasformato il concetto di centrocampista. Il suo modo di stare in campo è stato analizzato e copiato da molti, ma nessuno è mai riuscito a imitarlo. In pochi riescono a tirare le fila del gioco con la stessa abilità del "Professore".
Zinedine Zidane
La tecnica e la classe di Zinedine Zidane, uno dei più talentuosi fuoriclasse di tutti i tempi, facevano sembrare il calcio professionistico come una cosa facile. Le sue prestazioni sui più prestigiosi palcoscenici mondiali, due gol nella finale dei Mondiali del 1998 e uno dei più straordinari tiri al volo nella finale di UEFA Champions League del 2002, hanno consacrato "Zizou" come una leggenda del calcio in Francia e nel Real Madrid.
DIFENSORI
Franco Baresi
Difensore lodato da tutti, Baresi è rimasto sempre fedele alla propria squadra, passando l'intera carriera alla guida della linea difensiva del Milan. La sua spiccata tenacia e il puro talento difensivo gli hanno permesso di giocare per 20 anni ai massimi livelli, conquistando diversi scudetti, vincendo più volte la UEFA Champions League e laureandosi campione del mondo con l'Italia nel 1982.
Laurent Blanc
Il massiccio difensore francese è stato una diga nelle retrovie per le numerose squadre in cui ha militato durante la sua carriera, così come per la nazionale con cui ha vinto i mondiali del 1998. Oltre a essere un difensore di caratura mondiale, Blanc era rispettato nel mondo del calcio per le sue ottime capacità da leader.
Sol Campbell
Figura chiave della celebre rosa dell'Arsenal soprannominata gli "Invincibili", che non perse mai nella stagione di Premier League 2003-04, Campbell è stato uno dei difensori centrali più imponenti e minacciosi del calcio inglese.
Fabio Cannavaro
Impossibile riassumere tutti i premi vinti in carriera da Fabio Cannavaro. Stiamo parlando di uno dei centrali di difesa più forti della storia, capace spesso e volentieri di rubare la scena agli attaccanti, solitamente più celebrati. Ha indossato la fascia di capitano dell'Italia nel Mondiale, vinto, del 2006, chiudendo poi l'anno con la conquista del pallone d'oro, unico difensore a oggi ad aver ricevuto il prestigioso riconoscimento dal 1996.
Carlos Alberto
Carlos Alberto si mise in luce nelle file del Fluminense come difensore molto dotato tecnicamente, bravo sia a giocare la palla che a difendere. Passò al Santos dopo tre stagioni al Fluminense. Durante questo periodo guidò il Brasile, da capitano, alla conquista della FIFA World Cup™ 1970, segnando in finale uno dei gol più belli nella storia del torneo. Dopo 14 anni trascorsi in Brasile, Carlos Alberto raggiunse Pelé ai New York Cosmos, con cui vinse quattro campionati in altrettanti anni.
Ashley Cole
Dopo aver battuto record su record con gli "Invincibili", Ashley Cole proseguì la sua straordinaria carriera nelle file del Chelsea. Noto a inizio carriera per i suoi inserimenti a supporto della manovra d'attacco, divenne tatticamente più diligente con il passare degli anni. Considerato il miglior terzino sinistro nella storia del calcio inglese, Cole era in grado di fornire un contributo importante in entrambe le fasi. Sono ben 107 le presenze per lui con la maglia dell'Inghilterra, record per un terzino.
Nemanja Vidić
Nemanja Vidić ci ha messo un po' per ambientarsi in Premier League, ma una volta prese le misure, si è rivelato uno dei difensori più arcigni e temuti nella storia del campionato inglese. Abile a giocare d'anticipo, sfruttava un mix tra coraggio, furbizia ed equilibrio tattico per sventare ogni minaccia. Vidić ha formato una coppa di centrali leggendaria con l'altra ICONA Rio Ferdinand. Il suo impegno per la causa, lo spirito combattivo e la buona tecnica lo hanno portato a vincere oltre 15 trofei in carriera.
Marcel Desailly
Elemento chiave di ogni difesa, a prescindere dalla squadra in cui giocava o dal ruolo occupato, Desailly non ha mai abbandonato il suo stile impeccabile in campo. La fisicità, l'abilità aerea e la precisione dei contrasti gli hanno garantito una lunga carriera come difensore centrale, ma nella nazionale francese vincitrice dei mondiali è stato un ottimo centrocampista difensivo. In quel ruolo poteva sfruttare le sue capacità per riconquistare palla e lanciare micidiali contropiedi grazie ai suoi dribbling e agli ottimi passaggi.
Rio Ferdinand
Considerato da molti uno dei migliori difensori nella storia del calcio inglese, Rio Ferdinand univa capacità di difensore implacabile a un'eleganza unica, buona tecnica e precisione nel distribuire palloni. La sua leadership e la sua eccellente visione di gioco gli hanno permesso di aggiudicarsi parecchi trofei con il Manchester United e di diventare un punto fermo della nazionale inglese per oltre un decennio.
Fernando Hierro
Con una carriera spalmata su diverse ere del dominio del Real Madrid, la permanenza di Hierro nella capitale spagnola è stata ricca di successi. Hierro era un difensore risoluto e ostinato che ha giocato a lungo anche a centrocampo, dettaglio che spiega i 102 gol segnati durante la sua lunga carriera.
Ronald Koeman
Difensore con un record di marcature da fare invidia a molti attaccanti, Ronald Koeman iniziò la sua carriera in Eredivisie con le maglie di Groningen e Ajax, prima di passare al PSV con cui vinse tre campionati di fila e una Coppa dei Campioni, segnando complessivamente 51 reti. Trasferitosi al Barcellona, si aggiudicò quattro LaLiga di fila e una seconda Coppa dei Campioni, chiudendo tutte e sei le stagioni con il club catalano in doppia cifra alla voce gol segnati.
Philipp Lahm
Giocatore completo e dalla grande costanza di rendimento, Philipp Lahm è una garanzia e sinonimo di eccellenza. La sua versatilità e la sua diligenza tattica gli consentivano sempre di essere un trascinatore in campo, sia che venisse impiegato nel suo ruolo originale di terzino, sia spostato a centrocampo. Vincitore di oltre 20 titoli in carriera, compresi un mondiale e una UEFA Champions League, Lahm è uno di quei giocatori destinato a essere studiato negli anni a venire.
Paolo Maldini
Con la vittoria di cinque UEFA Champions League e di innumerevoli altri trofei, l'uomo bandiera Maldini ha portato il Milan alla gloria per 25 splendide stagioni. Così versatile da poter giocare in tutto il reparto difensivo, Maldini impartiva lezioni di calcio difensivo ogni volta che entrava in campo.
Bobby Moore
Rinomato per aver guidato l'Inghilterra verso l'unico trionfo ai Mondiali nel 1966, Moore era un leader dal contrasto deciso, capace di ispirare le persone attorno a lui. Anche se il suo record di presenze è stato superato da tempo, Moore è ancora uno dei calciatori inglesi più famosi e rispettati di sempre.
Alessandro Nesta
In oltre 20 anni di carriera l'imponente e minaccioso difensore italiano ha accumulato diversi trofei, vincendo due UEFA Champions League, tre scudetti in Serie A e un titolo Mondiale. La ferocia dei suoi contrasti era affiancata da una visione tattica impeccabile e da un'eleganza con la palla difficile da trovare tra i difensori centrali.
Carles Puyol
Lo stile sobrio e l'inconfondibile capigliatura riccia sono stati i marchi di fabbrica di Carles Puyol in tutta la sua carriera. Difensore difficile da superare, la grinta, la determinazione e la leadership di Puyol sono state d'esempio per i compagni e gli hanno fatto guadagnare il rispetto degli avversari. Puyol è stato un elemento chiave in squadre che hanno fatto man bassa di trofei in giro per il mondo. Il giocatore catalano ha vinto tutto sia a livello di club che con la nazionale spagnola, finendo di diritto nei libri di storia come uno dei migliori difensori della sua generazione.
Roberto Carlos
Uno dei migliori terzini sinistri di spinta nella storia del calcio, Roberto Carlos ha deliziato le platee mondiali, sia a livello di club, sia in nazionale, con il suo eccezionale piede mancino. Celebri i suoi gol su punizione, con traiettorie in grado di sfidare le leggi della fisica, che lo hanno reso uno dei giocatori più forti di sempre.
Gianluca Zambrotta
Uno dei più forti terzini del calcio italiano, Gianluca Zambrotta ha giocato un ruolo importante nella formidabile difesa dell'Italia, in grado di concedere solo due reti nel percorso per la conquista dei Mondiali nel 2006. Le prestazioni di Zambrotta durante il torneo sono state tali da garantirgli un posto nella squadra All-Star dei Mondiali del 2006.
Javier Zanetti
Il talentuoso difensore soprannominato El Tractor ha passato quasi tutta la sua carriera galoppando avanti e indietro lungo la fascia nell'Inter, con qualche apparizione a centrocampo quando alla squadra servivano le sue capacità in un ruolo diverso. L'argentino era letale sia in attacco che in difesa e poteva servire cross perfetti o esibirsi in provvidenziali scivolate. Leader eccellente e grande professionista, Zanetti è stato per molti anni il capitano del club e della nazionale ed è famoso per aver preso due soli cartellini rossi in 22 anni di carriera.
PORTIERI
Petr Čech
L'ottimo rendimento di Petr Čech tra i pali è uno dei segreti delle quattro Premier League, le quattro FA Cup e la UEFA Champions League vinte dal Chelsea. Čech era famoso per la sua concentrazione, il suo carisma e la capacità di sfoderare sempre la parata decisiva al momento giusto. Non sorprende che detenga il record per il maggior numero di partite senza subire gol nella storia della Premier League.
Peter Schmeichel
Peter Schmeichel sapeva farsi rispettare in area sfruttando la propria stazza e la propria forza fisica. Non a caso è considerato tra i più forti portieri nella storia del calcio. Due volte vincitore del premio come miglior portiere al mondo assegnato dall'IFFHS (Federazione Internazionale di Storia e Statistica del Calcio), Schmeichel è diventato un'icona per i tifosi del Manchester United. Con 24 trofei e 11 gol segnati all'attivo, in molti ritengono il portiere danese il migliore di sempre in quel ruolo.
Edwin van der Sar
Portiere leggendario con pochi eguali nell'era moderna, nel corso della sua carriera Edwin van der Sar ha accumulato trofei e infranto record con estrema facilità. L'olandese era un portiere completo e versatile e combinava tratti tipici come l'altezza e l'agilità a una grande tecnica e a passaggi eccellenti.
Lev Yashin
Probabilmente il miglior portiere nella storia del calcio, il "Ragno nero" è un'icona della Dinamo Mosca, club dove ha passato l'intera carriera durata 20 anni. Con una stima di 270 partite a reti inviolate e di 150 rigori parati, Yashin è l'unico portiere che si è aggiudicato il Pallone d'oro.
GIOCA A FIFA 22 ORA
Inizia con il piede giusto in FUT 22 con FIFA 22 Ultimate Edition